Kasahara-san ha appena accennato a una presentazione ai colleghi americani ed europei. Questo è stato un prodotto un po’ particolare, pubblicato da Nintendo in Giappone e da SEGA oltreoceano. Il team di sviluppo di Nintendo l’ha illustrato al Dipartimento vendite e marketing in Giappone, e i colleghi di SEGA hanno fatto lo stesso in America e in Europa. Vorrei chiedere a ognuno di voi com’è stata questa esperienza. Yamane-san?
In Giappone la modalità cooperativa, come nel Badminton a quattro , nel Beach Volley e nel Calcio , è stata accolta con grande entusiasmo. Il punto di forza di questa modalità è che permette di giocare tutti insieme. E credo sia anche piaciuto il fatto che alcuni giochi permettono di stabilire dei record, come i 100 metri piani .
È divertente giocare insieme ad amici e parenti, ma lo è anche giocare da soli e cercare di battere i propri record.
Esatto. E anche nella modalità per giocatore singolo, grazie alla Nintendo Wi-Fi Connection è possibile sfidare i giocatori di tutto il mondo e ambire ai posti più alti della classifica. Ma dai sondaggi effettuati sul pubblico giapponese è emerso che è stata particolarmente apprezzata la combinazione della tipologia character game con quella di party game.
È una sorta di versione olimpica di Mario Party.
Sì. Invece le reazioni ottenute da SEGA oltreoceano sono state diverse.
Anche oltreoceano la gente apprezza Mario e Sonic e considera il gioco un character game, ma rispetto al Giappone c’è una maggiore tendenza a vederlo come un gioco di sport anziché come un party game.
Dopotutto, nel titolo ci sono le parole “Giochi Olimpici”.
Esatto. E se in Giappone le Olimpiadi sono apprezzate, l’Europa e l’America – ma soprattutto l’Europa – hanno, per i Giochi Olimpici, una vera e propria passione.
Sì, ho sentito dire che gli europei adorano le Olimpiadi.
Già. Molti, in Europa, ci hanno detto che avrebbero voluto che aumentassimo il numero di eventi olimpici regolari.
Non quello degli Eventi Sogno?
Esatto. Credo che alla base di tutto questo ci sia una differenza culturale, ma prendiamo ad esempio l’Equitazione. In Giappone non è una disciplina molto conosciuta.
Magari se ne sente parlare, ma poche persone ne conoscono le regole.
In Europa, invece, è molto seguita. Ci sono addirittura videogiochi interamente dedicati a questo sport.
Questo mi ricorda qualcosa. Dopo la realizzazione di nintendogs5, Iwata Chiede: Nintendo 3DS 5 nintendogs è un gioco di simulazione pubblicato in Giappone per la console Nintendo DS nell’aprile 2005. Il secondo titolo della serie, nintendogs + cats, è uscito in Giappone per la console Nintendo 3DS nel febbraio 2011.
Dice davvero? (ride)
Credo che in Europa abbiano davvero un grande amore per i cavalli.
Sì, è probabile.
Se realizzassimo un gioco sull’equitazione basandoci solo sulle nostre conoscenze limitate, gli europei individuerebbero subito ogni errore.
Quando ho provato per la prima volta il prodotto di SEGA, i cavalli procedevano con un’andatura così tranquilla che ho detto: “Devono andare più veloci! L’esperienza della cavalcata dev’essere migliore di così!”. Ma Kasahara-san mi ha risposto: “No, i giochi di equitazione non sono così”. Non è la velocità che conta.
È tutta una questione di tecnica.
Esatto. Io non sapevo niente di equitazione, così volevo rimanere a un livello standard.
Quindi gli eventi olimpici classici sono accolti con più entusiasmo in Europa, mentre gli Eventi Sogno sono più apprezzati in Giappone.
Sì, anche se non è sempre vero. I colleghi europei a cui ho chiesto di provare gli Eventi Sogno li hanno apprezzati moltissimo.
La console Wii è considerata, in ogni parte del mondo, la piattaforma per eccellenza per i party game.
Rispetto al primo gioco, stavolta abbiamo aumentato il numero di eventi classici e di Eventi Sogno per soddisfare entrambe le tipologie di giocatori, ma trovare le idee per i nuovi Eventi Sogno non è stato facile. Dopotutto, una delle condizioni necessarie era riunire quattro giocatori in una volta sola.
Non volevate suddividere lo schermo in quattro finestre distinte. Perché, Yamane-san?
La suddivisione dello schermo in quattro finestre riduce la sensazione di giocare tutti insieme. Ed è più difficile capire chi sta vincendo.
Però questa scelta ha implicato maggiori difficoltà a livello di varietà del gameplay.
Sì, è vero.
Fin dall’inizio Nintendo ci aveva detto di puntare ad avere contemporaneamente quattro giocatori sullo schermo, in competizione più che in cooperazione, e di ampliare le regole dei veri giochi olimpici.
Ah! Nessun’altra richiesta impossibile? (ride)
Ci dispiace. (ridono)
E ogni volta che proponevamo le nostre idee, loro commentavano: “Non è molto diverso da un evento classico, no? Riuscite a renderlo più peculiare?”.
Ecco perché la realizzazione degli Eventi Sogno ha richiesto molto tempo. Ogni volta che andavamo alla Nintendo con le nostre proposte continuavamo a scervellarci anche durante il viaggio, sullo Shinkansen (treno ad alta velocità) da Tokyo a Kyoto.
E anche lì, come in ufficio, esternavate i classici lamenti e sospiri?
Certo! (ride) Ci appuntavamo tutte le idee che ci venivano in mente durante il viaggio di 2 ore e 20 minuti, e quando arrivavamo a Kyoto ci infilavamo in un caffè per metterle un po’ in ordine. Molte di quelle idee sono divenute la base per alcuni eventi.
Capisco. Quindi alcuni Eventi Sogno “sono nati” sullo Shinkansen.
Esattamente.
Quali sono gli Eventi Sogno che raccomandate ai giocatori? La domanda è rivolta a tutti. Iniziamo da Watanabe-san.
A me piace molto Equitazione Sogno . In un gioco d’equitazione di solito si sale in groppa a un cavallo e si saltano degli ostacoli, ma qui, invece, ci sono quattro cavalli che trainano una biga piena di uova di Yoshi, e se i quattro atleti non li controllano a dovere...
La biga si rovescia e le uova cadono a terra.
Esatto. Ed è un peccato per Yoshi!
Perché?
Perché se si raggiunge l’obiettivo, Yoshi può covare le uova, ma se la biga subisce qualche scossone...
Ah, ho capito. (ride)
È un gioco davvero appassionante. Si può giocare insieme agli altri, e questo crea un profondo senso di unità. Mi piace molto.
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